Nella tarda mattinata, un portavoce dell'Albert Einstein Hospital di San Paolo, ha dato il triste annuncio, che durante la notte, era deceduto il leggendario capitano del Brasile Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, conosciuto semplicemente come Socrates. Venerdi scorso il giocatore, era stato ricoverato in terapia intensiva per un infezione intestinale, causata a quanto pare, dall'ingestione di cibo avariato, le sue condizioni erano gravissime, respirava con l'aiuto delle macchine e nel disperato tentativo di salvargli la vita, era continuamente sottoposto a dialisi. Purtroppo, tutti gli sforzi dei medici sono risultati vani e la notte scorsa, la morte, ha portato con se questo straordinario uomo, che era entrato nella leggenda del calcio Mondiale. Socrates, che venne soprannominato "il dottore" per la sua laurea in medicina, è stato il capitano della nazionale verdeoro ai Mondiali del 1982 e nell'edizione successiva del 1986. Nella sua strepitosa carriera ha indossato la maglia del Botafogo e del Corinthians di San Paolo, con una parentesi nella stagione 1984/85, in cui ha calcato i campi di casa nostra, indossando la maglia della Fiorentina. Molti dei calciatori italiani, laureatisi Campioni del Mondo nell'edizione giocata in Spagna, hanno espresso profondo cordoglio, per la prematura scomparsa del capitano della nazionale brasiliana, che affrontarono in quell'indimenticabile partita, vinta dagli azzurri per 3-2 con una tripletta di Paolo Rossi, in cui Socrates segnò lo stupendo gol che permise al Brasile, di pareggiare la rete iniziale di "Pablito". Il capitano dell'Italia Dino Zoff, lo ricorda così, "Da capitano a capitano, a Socrates dico, che rimarrà nella storia, mi dispiace per la giovane età, è stato un grandissimo giocatore" Ecco invece le parole di Paolo Rossi, "Mi dispiace molto per Socrates, con la sua scomparsa, si stacca un un pezzo della nostra storia, ricordo ancora il gol che segnò contro di noi, non ci potevo credere che arrivasse su quel pallone, sembrava un giocatore lento, ma non lo era, con Zico e Falcao, era il simbolo di quella squadra fenomenale. La Fiorentina, per ricordare il giocatore, nella sfida casalinga di oggi contro la Roma, giocherà con il lutto al braccio e prima del calcio d'inizio, verrà osservato un minuto di silenzio. Addio grande Campione, gli appassionati di calcio di tutto il mondo, ricorderanno per sempre, la tua personalità, e la tua classe cristallina.
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