Allegri appeso ad un filo, si presenta a San Pietroburgo con un Milan a trazione anteriore. Lo spregiudicato 4 2 e fantasia scelto dal tecnico livornese sembra la soluzione vincente perchè il Milan passa in vantaggio grazie ad una punizione calciata da Emanuelson e deviata dalla barriera e poi si porta addirittura sullo 0-2 per merito di un'altra magia del "piccolo faraone" El Shaarawy. Lo Zenit di Spalletti a quel punto si sveglia, le sue azioni d'attacco diventano tambureggianti e alla fine i padroni di casa accorciano le distanze grazie ad Hulk ad un passo dall'intervallo. Manco il tempo di sistemarsi tra i pali, che nella ripresa Abbiati è costretto a raccogliere nuovamente il pallone in rete per il gol del pareggio firmato da Shirokov. I rossoneri però non si lasciano travolgere dagli eventi, e tornano in vantaggio grazie ad una palla sfiorata da Pazzini e deviata in rete da un difensore dello Zenit. I ritmi si abbassano, gli uomini di Spalletti non riescono ad essere aggressivi come nel primo tempo e così la vittoria va al Milan.

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Enzo Miracapillo

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