Una bufera.E non c'è certo da stupirsi guardando quei pochi, allucinanti, secondi del servizio del Tgr Piemonte con cui Giampiero Amandola chiede a un tifoso juventino "i napoletani li riconoscete dalla puzza? ", esternazioni precedute dal coro di altri due supporter bianconeri "Vesuvio lavali". E così dopo le 150mila visualizzazioni su YouTube, la sollevazione popolare in rete e l'indignazione del sindaco De Magistris. La RAI ha deciso di sospendere il giornalista e non è escluso che si arrivi ad una decisione ancor più drastica a breve, dopo che in tanti ne hanno chiesto il licenziamento in tronco. Dal canto suo, Giampiero Amandola cade dalle nuvole e si difende attraverso un'intervista concessa in esclusiva a Linkiesta.
"No. Non l’ho fatto apposta. La mia battuta, “e voi signorilmente li distinguete dalla puzza”, irride ai cori juventini basati sulla volgarità e sul razzismo. La mia era una frase di difesa nei confronti dei napoletani che si sentono giustamente offesi dai cori. Sono stupito che i media abbiano voluto generare l’equivoco e creare un caso: è un esempio di pessimo giornalismo su cui dovremmo tutti riflettere."
"No. Non l’ho fatto apposta. La mia battuta, “e voi signorilmente li distinguete dalla puzza”, irride ai cori juventini basati sulla volgarità e sul razzismo. La mia era una frase di difesa nei confronti dei napoletani che si sentono giustamente offesi dai cori. Sono stupito che i media abbiano voluto generare l’equivoco e creare un caso: è un esempio di pessimo giornalismo su cui dovremmo tutti riflettere."
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