La Juventus demolisce la Roma con uno storico 4-0 e mette una seria ipoteca sullo scudetto. Conte, per questa partita di enorme importanza, opta per il 3-5-2 con Lichtsteiner e De Ceglie sulle fasce e Vucinic e Quagliarella punte. Luis Enrique dal canto suo lascia in panchina Totti, affianca Borini ad Osvaldo e piazza Perrotta in mezzo al campo. I bianconeri, fiutando l'opportunità di incrementare il vantaggio sui rivali rossoneri, al fischio d'inizio, partono col piede schiacciato sull'accelleratore e al 3' passano in vantaggio, Vucinic in mezzo ad un nugolo di avversari pesca De Ceglie sulla fascia, l'esterno bianconero mette in mezzo di prima intenzione e sul velo di Quagliarella arriva Vidal a rimorchio che trafigge Stekelenburg con un destro imprendibile. Passano solo 5 minuti e il cileno, messo in movimento da Vucinic, concede il bis con un siluro dal limite che gonfia la rete e fa letteralmente esplodere uno "Juventus Stadium" gremito in ogni ordine di posti. La Roma a questo è in balia dell'avversario ed incapace di reagire, mentre i bianconeri sulle ali dell'entusiasmo e spronati da un Conte carico a mille, continuano a spingere alla ricerca della terza rete che non tarda ad arrivare. Al 29' Marchisio lanciato ancora una volta da un Vucinic in versione assist man, si presenta tutto solo davanti a Stekelenburg che lo travolge in uscita. Rigore e cartellino rosso per l'estremo difensore della Roma, si incarica dell'esecuzione Pirlo che si fa parare il tiro dal nuovo entrato Curci ma sulla ribattuta il centrocampista bianconero è il più svelto di tutti e ribadisce in rete. Con la Roma in dieci e tre gol di vantaggio, la furia degli uomini di Conte si placa ma nonostante ciò continuano a tenere in apprensione la difesa giallorossa fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa i padroni di casa sospinti dall'entusiasmo del pubblico, iniziano subito con lo stesso ritmo della prima frazione e al 57' arriva il poker. Vucinic libera Marchisio al limite con un colpo di tacco di alta scuola, il "Principino" non ci pensa due volte e fredda Curci con un destro preciso che si infila nell'angolo basso alla destra del portiere. Dopo la quarta rete, con grande sportività, la squadra bianconera tira i remi in barca e abbassa i ritmi, limitandosi a controllare la gara fino alla fine. Con questi tre punti la Juventus lascia il Milan indietro di 3 lunghezze e fa un grosso balzo in avanti verso la conquista dello scudetto.
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Enzo Miracapillo

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