Allo stadio "Adriatico" la Juventus conferma di aver completamente assorbito la sconfitta casalinga nella sfida con l'Inter e si impone sul Pescara con un pesante 6-1, mandando un chiaro segnale alle altre pretendenti al titolo. Claudio Marchisio, durante un intervista dopo la sfida con i nerazzurri, aveva ringraziato la squadra di Stramaccioni per la bruciante sconfitta perchè a suo modo di vedere, quel tremendo ceffone ricevuto davanti al proprio pubblico, aveva risvegliato quella rabbia, quel furore atletico e quella fame di vittorie che erano state le componenti della ricetta che aveva consentito ai bianconeri di aggiudicarsi lo scudetto ma che ultimamente sembravano essersi affievolite in maniera preoccupante. I quattro gol rifilati al Nordsjaelland, ma soprattutto la semplicità con cui i bianconeri si erano sbarazzati dei danesi erano già stati dei segnali abbastanza chiari che la sconfitta con l'Inter aveva creato la scintilla necessaria a far ripartire quella straordinaria macchina da guerra che l'anno scorso spesso e volentieri aveva tritato qualsiasi avversario gli si fosse posto dinnanzi. Dopo la gara di Pescara, la sensazione è che il motore, dopo essere ripartito, ha immediatamente iniziato ad andare a pieni giri. Sin dai primi minuti, si capisce chiaramente con quali intenzioni la Juventus sia scesa in campo qui all'Adriatico, i bianconeri iniziano a spingere e con un gran possesso palla, chiudono gli abruzzesi nella loro metà campo, soffocando sul nascere ogni loro tentativo di abbozzare un azione offensiva e dopo soli 45 minuti, la gara è praticamente già finita, gli uomini di Conte vanno al riposo in vantaggio per 5-1 grazie alle reti di Vidal (9'), Quagliarella (22') e (45'), Asamoah (30'), Giovinco (38'). La rete del provvisorio 2-1 del Pescara porta invece la firma di Cascione (25'). Nella ripresa, al 56' è ancora Fabio Quagliarella ad andare in gol con una splendida rovesciata che lascia letteralmente di sale l'estremo difensore pescarese. Dopo la sesta rete, i bianconeri decidono, giustamente di abbassare i ritmi ed il punteggio non cambia più sino al fischio finale. A seguire il video con le highlights della partita.
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Enzo Miracapillo

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